INTERPELLANZA
sul silenzio rispetto l’anno internazionale contro la schiavitù

Municipio di Brissago

Signori,

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l‘anno 2004: Anno internazionale per la commemorazione della lotta contro la schiavitù e della sua abolizione. L‘anno primo era, proclamata dall‘ONU, Anno internazionale dell‘Acqua.

Brissago aveva dedicato a quellol dell‘acqua delle significante energie di sensibilizzazione. Spezialmente tramite le scuole. Tanto preoccupante è ora che l‘esecutivo comunale ha già lasciato passare 3/4 dell‘attuale anno internazionale, senza occuparsi della campagna mondiale contro le pratiche della schiavitù e del lavoro forzato,.che oggi ancora persistono. Specialmente allo scapito dei bambini, delle donne, da debitori rurali ei servi della gleba e dei prigionieri politici e militari. Molti prodotti dalle economie a schiavi continuano ad essere parte dei nostri acquisti a buon mercato e delle offerte di servizio, libidinose e altre, per il wellness esotico della nostra gente.

Una interpellante (Pia Hollenstein) in Consiglio nazionale ha presentato un elenco da 42 dinastie commerciali svizzere e banche svizzere che da 1700 alla fine del secolo 18 si sono arricchite nel traffico negriero Ossia nella caccia di negri, la compra venditadi loro, la loro alcoolizzazione, loro magazzinaggio, loro inumano trasporto marina, loro rivendita e loro brutale sfruttamento nelle mine e piantagioni. Perfino lo stato di Berna, prima che veniva occupato dal esercito rivoluzionario francese - ossia al epoca quanto il nobile bernese Karl Viktor von Bonstetten svergognava la povertà ticinese - perfino la signorile Berna aveva investito capitali in delle azioni d‘una compagnia che si era specializzata nel traffico di schiavi africani.

Interpello il Municipio:

1 Se esso non trova opportuno di promuovere che i cittadini ed i scolari delle scuole comunali in particolare, saranno illuminati sulla storia della schiavitù e sulle conseguenze .che il commercio e lo sfruttamento dei schiavi e forzati ha avuto per la civilizzazione occidentale, per l‘economia svizzera e pure possibilmente quella di Brissago.

2. Se il Municipio trova opportuno, che l‘informazione sulle schiavitù informa altrettanto

a) Se i ruschi (ragazzi spazzo camino da 6 a 15 anni), sistematicamente esportati dalla nostra regione verso la Lombardia fino 1914 circa, erano infatti schiavi a tempo? E

a1) chi erano coloro che guadagnavano della commercializzazione organizzata dei piccoli lavoratori forzati? E

a2) se vi sono possibilità giuridiche che dei discendenti da bambini-spazzo amino possono ottenere risarcimento da ditte che hanno agito da intermediario, da fornitori di crediti e da imprese di trasporto?

b) Se la manodopera che nelle America del 19mo secolo coltivava e maneggiava il tabacco per la Fabbrica tabacchi di Brissago, erano parte dell‘ economia basata sulla schiavitù o uscita di questa?.

c) Se il Municipio è disposto a stimolare studi sulla questione: se la fortuna dell‘armatore e benefattore Brissaghese Antonio Francesco Branca, che verso 1767 ha fatto costruire l‘oratorio del Sacro Monte nonché il Palazzo Branca-Baccalà, non era ricchezza contagiata da rediti prodotti da schiavi. Domanda che nasce dal fatto che a Livorno, dove l‘armatore Branca aveva sede, vi esisteva in quell‘epoca und deposito di ricambio fino a 800 marinai di galera. Domanda che nasce altrettanto del fatto che sul percorso Livorno-Lisboa-Mare baltico (e casualmente America) frequentato dei navi del brissaghese Branca, era simultaneamente in corso detto triangolo negriero Europa settentrionale-Africa occidentale-Caraibi-Manica.

4) Se il Municipio trovo che sarebbe giusto che anche Brissago si solidarizza con i discendenti delle 10 millioni africani che la civilizzazione europea mandava nella schiavitù e con tutte le vittime dai lavori forzati che hanno contribuito e che contribuiscono ancora, forse noi malgrado, al nostro benessere?

Con la massima stima

Edouard Wahl

C.c. Grp.p. Farsi coraggio